Italiano: Il dispositivo è montato su una piastra di bachelite riportante sulla faccia opposta un circuito stampato le cui terminazioni sono inserite in un connettore a pettine di plastica nera Esso consiste in un telaio di plastica che regge un tessuto di fili di rame che forma un sistema matriciale; negli incontri tra ordito e trama sono inseriti degli anellini di ferrite Le terminazioni della matrice tramite il circuito stampato retrostante giungono a 6 connettori che possono interfacciarsi con altre terminazioni simili di un altro dispositivo.
- Funzione
Il dispositivo era in gradi di memorizzare i dati del sistema in cui era montato e i programmi che gestivano alcune sue funzioni.
- Modalità d'uso
La memoria è composta da piccoli nuclei magnetici attraverso i quali passano due fili che all'uopo, con un segnale elettrico, cambiano la polarità del nucleo d'interesse, un terzo filo legge le informazioni in tempi dell'ordine del milionesimo di secondo.
- Notizie storico-critiche
Fin dai primi anni '60 del XX sec., venivano realizzate memorie con nuclei di ferrite dalla forma di piccolissimi anelli. Fondamentalmente venivano posti su un telaio piano, in forma di matrice, n x n nuclei, ognuno attraversato da quattro fili: due paralleli ai lati del telaio, due intrecciati Per "tessere" quelli paralleli ai lati e per uno di quelli intrecciati era possibile ricorrere a macchine, ma per il quarto filo lo spazio dentro l'anello era troppo stretto e le macchine non erano in grado di farlo passare: si sopperiva ricorrendo alle mani umane con un lavoro delicatissimo, paragonabile a un ricamo. Ad esempio nel caso del 7090, il piano di memoria conteneva 32 · 32 = 1.024 nuclei; 36 piani sovrapposti in forma di pila formavano una memoria di 1.024 voci; 32 pile formavano tutta la memoria del 7090. Complessivamente, pertanto, oltre 250 mila anellini da infilare.